Feltri e le troppe notizie sul Papa dopo la sua morte
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“Di troppo Papa si muore”: Feltri sbotta

Vittorio Feltri

Dopo la morte di Papa Francesco il mondo dell’informazione è stato monopolizzato da news sul Pontefice: ecco il commento di Feltri.

Dopo aver risposto nei giorni scorsi a chi si era detto “stufo” delle troppe notizie relative al Papa dopo la sua morte, Vittorio Feltri ha deciso di rincarare la dose sottolineando come, di fatto, il mondo dell’informazione sia stato monopolizzato dalle news sul Pontefice e come questa situazione debba trovare la sua fine al più presto.

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri – newsmondo.it

Feltri e le notizie su Papa Francesco

Intervenuto nel suo editoriale video per Il Giornale, Vittorio Feltri ha voluto commentare le ultime vicende legate al mondo dell’informazione che, di fatto, è stato monopolizzato, tra carta stampa e televisione, dalla morte del Papa e i racconto sul compianto Bergoglio. “Non è una novità che sia morto Papa Bergoglio, Francesco”, ha esordito il giornalista. “Da alcuni giorni, 5-6, non si parla d’altro. Accendi la televisione e parlano del Papa, apri un giornale e parla del Papa, apri un altro canale televisivo e parla del Papa. Sempre le stesse cose, le stesse, diciamo, i giudizi sul Papa”.

In questo senso Feltri ha proseguito: “Sappiamo tutti che è stata una persona squisita che ha fatto del bene alla Chiesa. Ma non esiste solo la Chiesa. Esiste la società. In sostanza io sono convinto che non si debba parlare ogni cinque minuti del Papa raccontandoci cose che ci sono state già raccontate cinquanta volte”.

E ancora: “Ad un certo punto non dico che uno si scoccia però desidereremmo sapere qualche cosa di più. Adesso ci sarà l’elezione del nuovo Papa e ormai penseremo solo a quello. Non esistono più notizie, non esiste nulla al di fuori del Papa morto e del suo sostituto”.

“Situazione imbarazzante”

Per il giornalista “siamo di fronte ad una situazione che è quasi imbarazzante“. Ecco perché Feltri ha optato per una sorta di appello: “Io pregherei i responsabili delle reti televisive di darsi una calmata e di prendere una camomilla. Poi anche persone che non sono religiose e che non hanno mai manifestato una grande fede adesso parlano del Papa come se fosse loro cugino, quando di lui si sa pochissimo nonostante almeno cinquanta trasmissioni abbiamo voluto spiegarci chi è”. Il giornalista ha quindi concluso il suo pensiero racchiuso nel titolo dell’editoriale “Di troppo Papa si muore” con un riflessione: “Chi è lo sappiamo noi che lo abbiamo seguito ma non pensiamo di doverlo dire ogni tre minuti a tutti quelli che passano”.

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ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2025 12:57

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